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13 Luglio 2019
Verrocchio, il maestro di Leonardo
Dal 9 marzo al 14 luglio 2019 a Palazzo Strozzi e al Museo del Bargello di Firenze mostra: Verrocchio, il maestro di Leonardo.
Prima grande retrospettiva dedicata a una delle figure simbolo del Rinascimento, la mostra riunisce capolavori di Verrocchio e dei più famosi artisti dell’epoca – precursori, contemporanei e discepoli del grande maestro – come Desiderio da Settignano, Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Bartolomeo della Gatta, Lorenzo di Credi e Leonardo da Vinci. Nel 2019 si celebra il cinquecentesimo anniversario della morte di quest’ultimo, il suo più grande allievo, e l’esposizione di Palazzo Strozzi e del Museo Nazionale del Bargello si offre come uno dei più importanti eventi a livello internazionale nell’ambito delle celebrazioni leonardiane.
Curata da due tra i maggiori esperti del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, la mostra comprende oltre 120 opere tra dipinti, sculture e disegni, con prestiti provenienti da oltre settanta tra i più importanti musei e collezioni private del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery of Art di Washington DC, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di Firenze. La mostra costituisce la prima retrospettiva mai dedicata a Verrocchio, mostrando al contempo gli esordi di Leonardo da Vinci, con sette sue opere, alcune delle quali per la prima volta esposte in Italia. Una mostra straordinaria che offre uno sguardo sulla produzione artistica a Firenze tra il 1460 e il 1490 circa, l’epoca di Lorenzo il Magnifico.
Artista emblematico del Rinascimento e prototipo del genio universale, Verrocchio sperimentò nella sua bottega tecniche e materiali diversi, dal disegno alla scultura in marmo, dalla pittura alla fusione in bronzo. Egli formò un’intera generazione di maestri, con i quali ha sviluppato e condiviso generosamente il proprio sapere. Nella storia dell’arte solo Giotto, Donatello e Raffaello hanno dato origine a una “scuola” paragonabile a quella di Verrocchio. Tramite il suo insegnamento si formarono artisti che hanno diffuso in tutta Italia, e fuori, il gusto e il linguaggio figurativo fiorentino, come testimoniano opere quali il David in prestito dal Museo Nazionale del Bargello, uno dei simboli assoluti dell’arte del Rinascimento e della città di Firenze stessa, e il Putto col delfino, in prestito dal Museo di Palazzo Vecchio, opera capitale e modello di naturalezza. Alla scultura si affiancano dipinti supremi come la Madonna col Bambino della Gemäldegalerie di Berlino o la Madonna col Bambino e angeli e l’Arcangelo Raffaele e Tobiolo della National Gallery di Londra: capolavori presentati insieme per la prima volta, che attestano lo straordinario talento di Verrocchio nel campo della pittura, in cui diviene punto di riferimento per i suoi celebri allievi. Formidabile, inoltre, la selezione di disegni e dipinti su lino provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, che permetteranno un confronto vivo e diretto tra i lavori del maestro e quelli dei suoi allievi, come nel caso della celebre Dama dal mazzolino del Bargello posta accanto allo studio di Braccia e mani femminili di Leonardo da Vinci, generosamente concesso in prestito da Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Parte fondamentale della mostra sono infatti opere del giovane Leonardo, che negli anni Settanta lavorò nella bottega di Verrocchio, contribuendo al passaggio verso la Maniera Moderna, uno dei temi più avvincenti dell’arte di tutti i tempi. L’esposizione si propone di illustrare l’inesauribile vena creativa del maestro in un intreccio profondo e continuo tra pittura e scultura, presentando la sua opera nel dialogo costante con allievi fuori dal comune, per i quali la sua bottega fu luogo di intensa sperimentazione e condivisione.
LA SEZIONE SPECIALE AL MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
La mostra collega idealmente Palazzo Strozzi col Museo del Bargello: luoghi espositivi distinti, ma complementari, di un percorso articolato in undici sezioni, di cui nove a Palazzo Strozzi e due al Museo del Bargello dedicate al tema dell’immagine di Cristo. Vi sarà esposta l’Incredulità di san Tommaso, capolavoro bronzeo di Verrocchio e la sua più importante opera pubblica a Firenze, essendo destinata ad ornare la nicchia principale all’esterno di Orsanmichele, un edificio dal profondo significato civico e religioso per i fiorentini. “Sono lieta di questa sinergia con la Fondazione di Palazzo Strozzi – dichiara Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello – che ha dato vita a una mostra unica, realmente articolata in due sedi. La prima esposizione monografica dedicata a Verrocchio ne illustrerà le origini, la collaborazione con talentuosi giovani artisti e la fondante influenza anche nel primo Cinquecento. In questo senso il Museo Nazionale del Bargello, con la sua celeberrima collezione di scultura rinascimentale, è luogo privilegiato e imprescindibile per delineare l’importanza di un’artista così singolare e di una bottega che ha plasmato un’intera generazione di maestri del XV secolo, in Italia e in Europa”.
- Ultimo giorno dell'evento il 13 Luglio 2019.
- Quando:
Domenica-Giovedì 8.15 – 17.00
Ultimo ingresso 16.20
Venerdì - Sabato 8.15 – 19.00
Ultimo ingresso 18.20
Le operazioni di uscita del pubblico iniziano 10 minuti prima della chiusura
Chiusura settimanale:
2. e 4. Domenica del mese
1., 3. e 5. Lunedì del mese -
Biglietti:
€ 9,00 - € 6,00 - € 2,00
- Info: 055 0649440 - mn-bar.segreteriadirettore@beniculturali.it
- Luogo: Palazzo Strozzi, Piazza degli Strozzi, Firenze